QUINTA FASE DELLO STILE

QUINTA FASE DELLO STILE

修羅の国編
Capitolo del paese degli Shura
Episodi da 123 a 152


Opening 03 (seconda versione) – 16/07/1987
TOUGH BOY, タフボーイ
Tough boy
Sakkan
– Suda Masami; Genga – Hayama Junichi

Seconda versione della terza Opening. L’apporto di Suda sul nuovo spezzone è minimo, ed è possibile ritrovare il suo stile unicamente nella sequenza del colpo finale contro la sagoma di Kaiō. Tutta la sequenza è stata realizzata magistralmente dall’allora ventiduenne Hayama Junichi, il quale ha mantenuto inalterate le sue caratteristiche sulla muscolatura accentuata del corpo umano, l’espressività facciale e la sua peculiare colorazione.

Ad ogni modo, poiché il tratto di Hayama ha ricevuto influenze quasi esclusivamente dai lavori di Suda, è normale pensare che il Sakkan, una volta ricevuti i Genga del giovane, non abbia trovato particolari differenze rispetto al suo stile e abbia lasciato inalterati quei disegni.

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Episodio 129 – 03/09/1987
暴かれたケンシロウの秘密! 修羅の国は母の国!!
Svelato il segreto di Kenshirō! La terra degli Shura è sua la madrepatria!!
Sakkan – Suda Masami; Genga – Suda Masami; Dōga – Yamada Chizuko/Kawasaki Yumiko/Yokochi Rieko

La puntata che gode della maggior cura tra quelle che compongono questo nuovo capitolo della serie. Il suo stile rimane preossocché inalterato rispetto alla puntata precedente, ma possiamo vedere ancora più attenzione riservata al volto del protagonista, segnato da molti più tratteggi e da un labbro superiore più marcato. Il corpo di Kenshirō risulta molto più robusto, mentre il profilo perde la curvatura dello zigomo e diventa completamente dritto, somigliando per la prima volta alla Opening. La proporzione di occhi e sopracciglia rimane la medesima del precedente episodio.

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Costante negativa degli episodi che riservano molta attenzione al protagonista è l’altalenanza di stile sui personaggi secondari. Ognuno è presentato con semplici tratti e con una colorazione che alle volte non presenta neanche la seconda ombreaggiatura del volto. Persino il nemico della puntata, Han, non ha avuto le stesse attenzioni riservate al protagonista, nonostante divida con lui lo stesso numero di scene.

Nonostante tutto, questa puntata ha finalmente portato alla luce il tanto sospirato Kenshirō della quarta fase, che ha stentato a nascere nelle puntate precedenti. Le caratteristiche del suo volto e della sua muscolatura fanno capire bene l’intenzione del Sakkan di differenziarlo da ciò che si era visto nel primo arco narrativo.

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Episodio 135 – 15/10/1987
悪魔の封印! それが北斗宗家二千年の悲劇を語る!!
Sigillo del demone! Racconta il dramma lungo duemila anni della dinastia principale di Hokuto!!
Sakkan – Suda Masami; Genga – Suda Masami; Dōga – Nagashima Hideki/Satō Shinya/Hakamada Yūji

Uno degli episodi che brilla meno per cura, forse il peggiore che Suda abbia mai realizzato sulla serie. Kenshirō torna ad avere le fattezze dell’ibrido di stile già visto nella puntata 114, con tratteggi minimi sul suo volto e uno stile scarno, che gli fa perdere definitivamente l’acquisita caratterizzazione di TOUGH BOY. La maggiore differenza viene data dalla realizzazione del naso in alcuni primi piani, risultando più curvato in punta. Lo stesso modo di disegnare il naso del protagonista verrà mantenuto dal Sakkan anche nella puntata successiva.

Curiosità della puntata: la stupenda sequenza che vede Kenshirō schivare i colpi dei propri nemici e poi contrattaccare è stata realizzata inizialmente con un tratteggio bianco per questo episodio, mentre verrà riproposta nel 141 con un tratteggio nero malamente applicato, ma che consente di godere meglio del tratto di Suda.

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Per la prima volta, a godere di maggior dettaglio sono i personaggi secondari e non il protagonista della serie. Kenshirō, infatti, non rivestirà un ruolo principale nell’episodio, lasciando la scena al combattimento tra Hyō e il suo maestro Jūkei. Purtroppo “maggior dettaglio” non significa necessariamente “maggiore cura” ed è subito visibile come l’eccessivo uso di tratteggiature sui volti di Hyō, Jūkei o della comparsa Akashachi faccia risultare i loro volti come maschere, appesantendo ed esasperando, allo stesso tempo, le loro espessioni facciali.
Nota positiva dell’episodio rimane sicuramente lo scontro tra i giovani Ryūken e Jūkei, in cui Suda ha riversato tutta l’esperienza accumulata nella serie per ricreare uno scontro rapido e ben coreografato.

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Episodio 144 – 17/12/1987
北斗存亡の危機! カイオウの魔の手が天帝にのびた!!
Le sorti di Hokuto in pericolo! Le demoniache mani di Kaiō si allungano sull’Imperatore celeste!!
Sakkan
– Suda Masami; Genga – Suda Masami; Dōga – Okayasu Toshiko/Kanesaka Hideyuki/Takizawa Kenji

Ultima puntata che gioverà della partecipazione di Suda Masami: da questo momento l’artista lascerà la serie per concentrarsi su altri progetti.

Kenshirō torna ad avere una maggiore cura, ma l’apporto eccessivo di tratteggi in talune scene ne stravolgono completamente il volto. Il suo naso è diventato molto più pronunciato e le sopracciglia si assottigliano ancora di più; inoltre il suo viso cambia notevolmente forma a seconda dell’inquadratura della telecamera, facendolo risultare a volte più largo e a volte più allungato.
Anche la colorazione non ha abbastanza cura, presentando così Ken o gli altri personaggi, provvisti di un’unica ombra e occasionalmente addirittura senza nessuna ombreggiatura.

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Non sappiamo perché in queste due ultime puntate Suda sia passato dal mettere poca cura su alcuni personaggi a riversarne troppo su alcuni, ma anche in questa puntata è possibile vedere una differenza di stili notevole a seconda della scena e del personaggio che ne è protagonista. Tutto il combattimento tra Kenshirō e Hyō è macchiato da uno stile grossolano, che muta i corpi e i volti dei contendenti fino a renderli quasi goffi.
Spettatori di quello scontro sono Shachi e Kuroyasha, ma come è già accaduto con altri personaggi secondari, la loro caratterizzazione non è curata, lasciando i loro volti poveri di tratteggi e ombreggiature fondalmentali (ma la mancanza di un qualcosa, paradossalmente, fa in modo che a volte i secondari siano più riconoscibili dei principali)
Infine, la puntata è di fondamentale importanza poiché presenterà per la prima volta Kaiō senza elmo e, per quanto la sua apparizione in scena sia breve, possiamo ritrovare anche sul suo volto le nuove caratteristiche di Suda, formate da un tratteggio eccessivo e una maggiore sporpozione dei particolari del corpo.

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Venti episodi e un film animato durante i quali Kenshirō e la conformazione del suo volto è cambiata innumerevoli volte. Un lungo lavoro di studio iniziale, di riassestamento, di picchi e cadute di stile, tenuto insieme, saldamente, dall’innovazione e la continua messa in discussione della propria arte.
Suda Masami è riuscito a convertire in immagini animate il difficile tratto di Hara Tetsuo senza stravolgerlo, ma facendolo proprio nel corso della sua partecipazione alla serie. Kenshirō è cresciuto assieme a Suda e si è modificato assieme a lui, divenendo tutt’uno con l’arte di quello stesso animatore che (al di fuori del Giappone) ha contribuito, nel corso degli anni, al successo persino del Manga originale.
Perché diciamocelo apertamente: per noi Kenshirō è quello di Suda Masami!

Evoluzione del Kenshirō di Suda Masami 1984/87