Versione italiana
La versione italiana del film di Hokuto no Ken, a differenza della versione giapponese e delle altre edizioni internazionali, presenta la pellicola nella sua originale concezione, senza alcuna forma di censura (a parte quelle già apportate nella versione proiettata in sala), e col finale originale, ovvero quello in cui il protagonista Kenshirō, rimane a terra privo di sensi.
- Granata Press
Nel lontano 1989, a Bologna, Luigi Bernardi fonda la storica Granata Press, una delle prime case editrici a introdurre manga e anime in Italia, contribuendo al primo boom dei manga nel paese. Arriva nel 1993 la prima pubblicazione della versione italiana del film di Hokuto no Ken, rinominato per l’occasione “Ken il Guerriero: Il Film”, distribuito in formato VHS come parte della collana Manga Video.
Per comprendere appieno l’importanza di questa edizione italiana, abbiamo intervistato Francesco Di Sanzo, uno dei maggiori responsabili dell’importazione della pellicola nel nostro paese, permettendo al pubblico italiano di scoprire e apprezzare questo capolavoro dell’animazione giapponese.
Quando il film di Ken arrivò in Italia, il contratto fu stipulato direttamente con Toei Animation e la disponibilità dei materiali era molto diversa rispetto a oggi.
Attualmente, i licensor creano set di materiali appositi per i licensee, ossia i distributori dei vari paesi. Tuttavia, all’epoca in cui noi trattammo Ken, il mercato dell’home video era ancora agli inizi, e raramente c’erano materiali pronti per le versioni home video.
Quando firmammo il contratto, ci fu una trascrizione dalla pellicola a un nastro professionale chiamato “pollice standard C “. Era una grande bobina utilizzata con una macchina specifica, che poi venne sostituita dal Betacam SP e successivamente dal Digital Betacam.
Ci arrivò questo “pollice” con il film, ovvero la trascrizione del materiale proiettato nelle sale cinematografiche.
Inoltre, ricevemmo un nastro da 6 millimetri contenente la colonna internazionale, cioè le musiche e gli effetti, necessarie per il mixaggio con le voci italiane.
Poco dopo, una società inglese, Manga Entertainment, che aveva ottenuto un grande successo con Akira, iniziò a
comprare licenze di film e serie OAV, distribuendo videocassette di questi programmi e acquisendo anche i diritti a livello europeo. Uno di questi film fu Fist of the North Star, ovvero Ken il guerriero, i cui diritti europei erano detenuti da Manga Entertainment, eccetto che per il territorio italiano.
Contestualmente a Ken il guerriero, acquistammo anche i Cavalieri dello Zodiaco e altri titoli, permettendo di fatto al mercato dell’home video di diffondersi in tutto il territorio.
E fu questo il momento in cui, probabilmente, Toei cominciò a creare queste trascrizioni su Betacam SP e iniziòa pensare a edizioni per la distribuzione internazionale, non solo per il mercato domestico.
Quando Manga Video pubblicò Ken il guerriero, lo fece con un’edizione censurata e alleggerita. Questo creò unadiscrepanza tra la nostra versione e quella pubblicata da Manga Entertainment, con un taglio differente del film.
Non sappiamo se questa differenza fosse dovuta alla censura inglese o a una modifica apportata direttamente da Toei. Fatto sta che Toei rilasciò successivamente il materiale con quel taglio, mentre noi pubblicammo la version
e originale, ottenuta con una trascrizione su pellicola NTSC.
Quando pubblicammo la videocassetta, non avremmo mai immaginato che ci sarebbero state tali differenze rispetto ad altre pubblicazioni. Il nostro successo fu dovuto alla nostra determinazione nel voler distribuire il film a tutti i costi, nonostante le difficoltà.
All’inizio, non avevamo molta esperienza con il doppiaggio, così contattai la società che aveva doppiato la serie TV di Ken per far doppiare anche il film con le stesse voci. Tuttavia, quando il film arrivò, mi accorsi che le voci sembravano diverse, nonostante la società assicurasse il contrario. Inoltre, il doppiaggio del personaggio di Shin era decisamente non adatto per una pubblicazione ufficiale.
Contestai il doppiaggio e feci apportare delle modifiche, ma il risultato finale non fu dei migliori.
Qualche anno dopo, quando rinnovammo il film come Dynamic Italia, apportammo piccole variazioni con Giorgio Bassanelli Bisbal.
La proprietà del doppiaggio era di Granata Press, che successivamente liquidò i doppiaggi di Ken, I Cavalieri dello Zodiaco, ecc.
E’ chiaro quindi capire che la versione italiana del film di Hokuto no Ken rappresenta un’edizione unica nel suo genere e l’importante ruolo svolto da Francesco Di Sanzo nell’importazione della pellicola nel nostro paese ha segnato un momento significativo nella storia dell’animazione giapponese in Italia, aprendo le porte a un nuovo mondo di appassionanti di storie e personaggi provenienti dal Sol Levante.
- Dynamic Italia
La Dynamic Italia (successivamente ribattezzata Dynit), società fondata nel 1995 da Di Sanzo e Federico Colpi sotto licenza della giapponese Dynamic Planning Co., Ltd ダイナミック企画株式会社, ha rilanciato nel 1996 il film di Hokuto no Ken con un nuovo design grafico. La copertina presentava un’illustrazione originariamente utilizzata sui Laser Disc in Giappone, sostituendo l’illustrazione orizzontale precedentemente usata da Granata Press, la quale è stata spostata all’interno della custodia per renderla visibile completamente. Successivamente, in una ristampa, è stata rimossa per fare spazio alla pubblicità di altri prodotti. La VHS, invece del tradizionale colore nero, è stata realizzata in un distintivo colore rosso.
Inoltre, è stato rilasciato un lungo trailer promozionale che, in modo insolito, ha utilizzato la canzone TOUGH BOY, sigla di apertura della seconda serie, anziché un brano musicale tratto dal film.